Forza Elastica

Per studiare la forza elastica consideriamo la seguente simulazione di laboratorio.

forza-elastica

Inizialmente agganciamo il piatto alla molla: la molla si allunga fino a un certo valore che è per noi la lunghezza iniziale l0 ; in questa fase inoltre, le masse sul piatto sono pari a zero: m = 0.

Mettiamo sul piatto delle masse note (in grammi) di diversa grandezza, misurando ogni volta la lunghezza complessiva della molla. I valori di massa e corrispondenti lunghezze della molla, li ordiniamo nelle prime due colonne della seguente tabella.
tabella-forza-elastica2Sulla base dei valori misurati, determiniamo e riportiamo in tabella il peso delle masse P e gli allungamenti subiti dalla molla Δl.

Riportiamo su un piano cartesiano i valori di P e ∆l.

grafico-molla

Con riferimento al grafico possiamo stabilire:

  • P (peso) e Δl (allungamenti molla) sono direttamente proporzionali
  • considerato che la relazione matematica di due grandezze dir. prop. è del seguente tipo:

Y = cost · X

allora possiamo scrivere:

∆l = cost · P

Oppure, se poniamo k = 1/cost, che è sempre una costante:

P = 1/cost · ∆l

P = k · ∆l

La relazione P = k · ∆l  significa che:

  • al crescere dei pesi crescono le deformazioni
  • la costante k, a parità di peso, amplifica le deformazioni al diminuire del suo valore

Se togliamo tutti pesi messi sul piatto, la molla ritorna esattamente nelle condizioni iniziali: cioè riacquista esattamente la lunghezza iniziale che aveva nelle condizioni prive di peso o di masse. Tutti i corpi che manifestano comportamento analogo, si dicono avere un comportamento elastico.

Quando la molla è allungata per effetto delle masse appese, nasce una forza che tende a riportare la molla nelle sue condizioni iniziali; è la forza elastica Fe:

Fe= – k ∆l

Questa è la legge della forza elastica o legge di Hooke.

La costante k è detta la costante elastica della molla è la sua unità di misura è il N/m.

Esempi:

Caso A) k=100 N/cm

∆l = 1 cm  Fe = – 100 N

∆l = 2 cm  Fe = – 200 N

Caso B) k=200 N/cm

∆l = 1 cm  Fe = – 200 N

∆l = 2 cm  Fe = – 400 N

Valori maggiori di k rendono la molla più rigida, cioè per produrre uguali deformazioni una molla più rigida richiede maggiore forza .

Il valore di k dipende dal materiale di cui è costituita la molla, dal suo spessore, dal numero degli avvolgimenti.

I corpi elastici si comportano elasticamente fino ad un certo valore della forza applicata; se si supera questo limite (limite elastico), il corpo perde le proprietà elastiche e rimane deformato al cessare delle forze applicate.

–> Laboratorio: Oscillazioni della molla

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