Il Robot Macchina Curiosity e’ su Marte

Curiosity e’ su Marte. E’ stata una discesa perfetta sulla superficie del pianeta rosso, quella del piu’ grande e ‘intelligente’ rover-laboratorio dei sette che l’uomo abbia mai inviato sul pianeta rosso.

La sua discesa sul suolo marziano e’ stata perfetta e tutto e’ andato come previsto. Curiosity ha affrontato senza problemi i famosi  ”7 minuti di terrore’‘ della discesa. In questa manciata di minuti il veicolo ha dovuto ridurre la velocita’ da oltre 21.000 a poco piu’ di 2.000 chilometri orari ed eseguire in modo autonomo centinaia di operazioni, fino a posarsi sano e salvo sul suolo marziano, pronto a dare la caccia ad eventuali forme di vita sul pianeta.

Realizzato nell’ambito della missione Mars Science Laboratory (Msl), Curiosity e’ anche il rover piu’ grande mai inviato su Marte: grande quanto un’automobile, pesa circa una tonnellata ed e’ equipaggiato con 80 chilogrammi di strumenti scientifici. Per due anni (pari ad un anno marziano) si spostera’ alla ricerca dei luoghi piu’ interessanti nei quali andare a cercare eventuali tracce di una vita passata, o forse qualche indizio di microscopiche forme di vita attuali.  Le attese per questa missione senza precedenti sono altissime e negli Stati Uniti decine di citta’ hanno seguitoo in direttasi le immagini, a partire dal maxi-schermo allestito a New York, in Times Square.

La missione ha un grande interesse anche in Italia perche’ a bordo del rover va su Marte anche Leonardo da Vinci, in un chip che contiene l’autoritratto di Leonardo e il Codice del Volo, il testo nel quale Leonardo descrive il volo degli uccelli e la sua Macchina volante e che  e’ considerato il fondamento della storia del volo. L’iniziativa si deve all’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), alTg della Rai Leonardo e della sua conduttrice Silvia Rosa Brusin, e al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa.

Sotto è riportata la prima immagine inviata da Curiosity.

Nelle fasi successive della missione, quando Curiosity comincera’ a spostarsi sul suolo marziano, nella sala di controllo della missione presso il Jpl potrebbero esserci anche ingegneri italiani, in una sorta di scuola guida hi-tech in vista della futura missione europea ExoMars, che nel 2018 prevede l’invio di un rover su Marte e nella quale l’Italia ha uin ruolo di primo piano.

Fonte: www.ansa.it

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