Si introduce la nozione di gas perfetto perché è facile determinare le equazioni che servono per descriverlo; ma esso in realtà non esiste e riesce a descrivere il comportamento dei gas reali solo in determinate condizioni (in condizioni di bassa pressione).
Il comportamento del gas perfetto è descritto dalla seguente equazione:
p V = n R T
dove p è la pressione, V il volume, T la temperatura del gas, n è il numero di moli di gas ed R è la costante universale dei gas R=8,314 J/(mol*K).
Possiamo benissimo affermare che un gas è perfetto quando soddisfa la suddetta relazione e viceversa se un gas soddisfa detta relazione, allora possiamo dire che è un gas perfetto.
Una delle caratteristiche che differenzia il gas perfetto o ideale dal gas reale, è che il primo può essere compresso fino ad azzerare il volume; il gas reale, invece, essendo composto da molecole aventi un loro volume, non può essere compresso fino ad annullare il volume proprio delle molecole.
Un’altra caratteristica è che nel gas reale esistono delle forze fra molecole che influenzano i valori di p, T e V. Nel gas ideale, le interazioni fra molecole sono trascurate.